Pizza dolce di Pasqua. Ma perchè si chiamerà schiacciata?

Il sole è tornato a far capolino questo week end e con lui una gran voglia di primavera. E con la primavera pian piano si avvicina anche la Pasqua. 
Ormai ci siamo quasi, mancano circa 3 settimane; è ora di cominciare a fare qualche prova ed io ho deciso di rilanciarmi nell’impresa “pizza dolce”. 
Credo che quasi ogni regione abbia la propria ricetta per questo dolce contadino tipico pasquale, che poi non ho mai capito perchè lo si chiami a volte “schiacciata” visto che sembra quasi un panettone! Ma a parte il nome, quella di cui voglio parlarvi oggi e la pizza di Pasqua di nonna Maria, quella che mangiavo da piccola e che rimanevo incantata a veder impastare dalla mia nonna, un dolce fatto di olio di gomito e pazienza, tanta pazienza, ma il cui profumo e sapore ripagano magnificamente della fatica e dell’attesa.
Oltre che per la sua bontà, questa pizza dolce mi è rimasta sempre nel cuore per un episodio legato alla mia infanzia e per il quale è proprio il caso di dire “sante nonne”! 
Mi ricordo una lunga distesa di pizze lievitate allineate sul tavolo della cucina, belle, alte, gonfie, pronte per essere infornate dopo una lunga giornata. 
Chissà che bel divertimento dev’essere sembrato agli occhi di una bambina di 3 forse 4 anni, sta di fatto che ho pensato di divertirmi con le mie (molto poco) sante manine a batterci sopra come su un tamburo e la mia povera nonna non fece in tempo ad accorgersene e fermarmi che le pizze, 8 o forse 10 (!!!!!) erano già tutte…SCHIACCIATE
Fossi stata io al suo posto credo che mi sarei tirata il collo e invece lei, con santa pazienza e amore infinito, mi disse solo 

“no no no…fermaaaaa!!! accidenti sono andate! 
ti dovrei sculacciare ma…vieni qui che le rimpastiamo insieme!” 

E giù di nuovo olio di gomito e ore di attesa prima che un profumo paradisiaco invadesse tutta la casa. 
Quando ci ripenso mi ritrovo sempre con una lacrimuccia sul bordo dell’occhio, proprio come ora…
Ma torniamo alla nostra pizza! 
Vi avviso subito che se volete cimentarvi nell’impresa (e ve lo CONSIGLIO, altrimenti non sapete cosa vi perdete) l’attesa sarà lunga quindi, se siete tipi ansiosi e impazienti passate oltre, la ricetta non fa per voi! 
Ma siccome siete anche curiosi…continuate a leggere! 
La cosa fondamentale per la perfetta riuscita della pizza è lavorare molto a lungo la pasta (altrimenti al posto di una schiacciata soffice si rischia si ottenere un simil mattoncino) e farla lievitare più volte (almeno 3 lievitazioni). 
Ricordo che la mia nonna diceva: più si lavora meglio è!
A mano è un po’ difficoltoso, perchè l’impasto è morbido e appiccicoso, quindi se avete l’impastatrice o anche la MdP…USATELA! 
E adesso, dopo lunga divagazione, è arrivato il momento di lasciarvi alla ricetta…

 

5.0 from 1 reviews
PIZZA (o SCHIACCIATA) di PASQUA di nonna Maria
 
Prep time
Cook time
Total time
 
Per una schiacciata da 750 gr
Author:
Serves: 10-12
Ingredienti
  • 400 gr di farina (ho usato metà farina 0 e metà Manitoba)
  • 2 uova (medie)
  • 100 gr di zucchero
  • 62 ml di olio di semi (56gr)
  • 62 ml di latte intero (62gr)
  • 18 gr di lievito di birra
  • 30 gr di semi di anice
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • 5 gr di sale
Procedimento
  1. Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido, lasciar riposare qualche minuto, poi aggiungere circa 70 gr di farina, formare un panetto morbido e lasciarlo lievitare coperto in un luogo tiepido per 30-40 minuti.
  2. Nella ciotola dell'impastatrice lavorare con il gancio K le uova con lo zucchero.
  3. Aggiungere la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e l'olio a filo.
  4. Mescolare fino ad avere un composto omogeneo.
  5. A questo punto aggiungere un po' alla volta il resto della farina ed amalgamare.
  6. Unire il panetto lievitato e quando è perfettamente amalgamato (non devono più esserci striature bianche) unire il sale.
  7. Sostituire il gancio K con quello ad uncino e lavorare a velocità moderata la pasta (che sarà piuttosto morbida) fino a che risulterà ben incordata (a me ci son voluti circa 25 minuti).
  8. Quasi alla fine incorporare i semi d'anice (e/o l'uvetta rinvenuta in acqua tiepida e ben strizzata; io non l'ho messa).
  9. Coprire la ciotola con pellicola e mettere a lievitare nel forno spento (circa 26-28°C) per tutta la notte.
  10. Al mattino riprendere l'impasto lievitato, sgonfiarlo e lavorarlo nuovamente (più lo si lavora, più soffice risulterà la schiacciata, cita la ricetta della nonna!).
  11. Coprirlo e lasciarlo lievitare ancora al raddoppio (circa 3-4 ore; impiegherà meno stiepidendo appena il forno).
  12. Dopo la seconda lievitazione, riprendere l'impasto, trasferirlo sulla spianatoia infarinata, dare un giro di pieghe di tipo2, arrotondare con la chiusura sotto e trasferire in uno stampo un po' altino (per questa dose è perfetto lo stampo di carta per schiacciata da 750gr).
  13. Coprire a campana e lasciar lievitare ancora fino a che la pasta avrà raggiunto il bordo (circa 3 ore; meno con il forno appena tiepido).
  14. Spennellare la superficie con del tuorlo d'uovo sbattuto con un po' di latte e infornare a 180°C per circa un'ora, coprendo con un foglio d'alluminio se la superficie tende a colorire troppo.
Note
* Per la cottura, portare il forno a temperatura con lo sportello socchiuso. Al momento di infornare versare sul fondo del forno circa mezzo bicchiere di acqua, creando così del vapore. Questo impedirà che la superficie della schiacciata secchi troppo rapidamente, facilitandone la lievitazione.
* La pizza di Pasqua è migliore se gustata nei giorni successivi alla cottura, si conserva bene per un paio di settimane ben chiusa in una busta di cellophane ma si può anche congelare già tagliata a fette: basterà tirarla fuori dal freezer un paio d'ore prima di consumarla.
* Non essendo dolce, si presta ad essere consumata anche con il salato (nel teramano è tradizione accompagnarla alle mazzarelle o alla fricassea d'agnello) ma il top per i golosi è gustarla insieme ad un bel pezzo di uovo di cioccolato.

 
Aggiornamento marzo 2012 per chi utilizza la manitoba Lo Conte: da quando la farina è stata rinnovata e migliorata (ora ha 15,5gr di proteine/Kg), assorbe di più e potrebbe essere necessario ribilanciare i liquidi (latte) della ricetta.

 Partecipo con questa ricetta a “Il contest di Pasqua” de “Il cucchiaio d’oro” 

 al contest di Silvia “Le ricette con la nonna” 

ed alla raccolta di Betty Basta un poco di lievito

 

 

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64 commenti

  1. Tesoro, brava, barva, brava! Che meraviglia…
    che bello aver letto nonna Maria, è molto familiare questo nome, la mia mamma si chiama cosi e siccome ho dei nipoti il "nonna Maria" lo ascolto mille volte al giorno ^_^
    le nonne son tutte dolci…peccato che io le abbia vissute pokissimo tempo *_*
    Torniamo alla schiacciata e la "gonfiata"…ti dirò, io ho molta pazienza per i lievitatai, anzi mi diverte l'attesa,non potrei non divertirmi uso il lievito madre e d'attesa ce ne in abbondanza affinchè lieviti a modino… e mi piace tanto impastarli a mano…
    l'idea dell'anice mi garba un sacco
    Complimenti
    bacioni

  2. Ciao Fede… mi è scesa anche a me una lacrimuccia, adoro i racconti sui ricordi… fanno magnificamente parte di noi… e poi le nonne che impastano sono davvero MITICHE!!! Ora sarà sicuramente orgogliosa del tuo capolavoro..e felice di averle dovute rimpastate tutte e otto con te…un bacione grande Faby

  3. ma..ne hai preparata una in più per noi vero??? dev'essere magnifica la versione casalinga!! se poi la ricetta è quella della nonna…andiamo sul sicuro!!
    un bacione e complimenti!!

  4. Ciao Fede, grazie mille per avermi inviato questa ricettina particolare e sicuramente buonissima.
    anche qui da me c'è una cosetta simile :))
    baci e buona giornata.

  5. oddio un lavoraccio!!pero' vale la pena provare sento fin qui l' odore di buono che emana questo dolce…pero' mi chiedevo se mettessi l'impasto in uno stampo da colomba pensi andra' bene lo stesso? E' sempre bello leggere degli episodi che hanno fatto parte della nostra infanzia e sentire di nonne pazienti e lavoratrici mai stanche per i loro nipotini….baci

  6. ecco, io sono quella ansiosa e impaziente, ma stavo glissando sulla ricetta quando ho letto "anice" e io non resisto a questa parolina magica!! certo che devo prendermi due giorni di ansiolitico prima di cominciare!!! ciaoooo

  7. quindi questa pizza di pasqua è dolce….uhm…
    io quando andai in vacanza a Città della Pieve la mangiai salata…e infatti ho una ricetta salata da fare a casa con la macchina del pane…ora la ordinerò dalle sorelle nurzia e mi è stato detto da Mara che la loro è semidolce…
    quante cose che si scoprono!! baci

  8. Tesoro..sono ammiratissima!
    troppo brava! Io per ora non mi son mai cimentata in nulla di così lungo o laborioso…forse perchè non avevo nemmeno i mezzi…ora potrei provare con la mdp!!!
    QUesto tuo dolce tipico è una meraviglia!
    cmq qui da noi nulla del genere per pasqua… solo le colombe o se no la "fugassa" veneziana… tipo un panettone con sopra mandorle e granella, nulla all'interno a parte tanta morbidezza! 🙂 …potrei cimentarmi!:)
    cmq ancora complimenti!
    un bacio!

  9. Ciao dolce federica oggi abbiamo avuto la stessa malinconia per l'infanzia.da poco ho postato una ricetta per il contest e con sorpresa mi accorgo che anche tu hai avuto gli stessi pensieriForse sarà la primavera,l'arrivo della Pasqua,la voglia di gustare qualcosa di antico che sa di nonne di zie di famiglia.Però è una dolce malinconia,non è vero Federica? Ciao cara e buona serata..Federica la ricetta è molto elaborata ed è bellissima,ti faccio gli auguri per il contesr!!

  10. Ma quanto sei brava??Splendida la schiacciata, splendida la storia, la tua spiegazione e tu..!!!
    Mi sa che in questi giorni siamo tutte alle prese con ricette della tradizione, della nonna e che ci legano a dei ricordi,,e questa è la cosa più bella..associare il cibo ai ricordi.
    Complimenti..un bacione grande tesoro!

  11. Bella ricetta Fede! Bravissima! :)) Stavo curiosando per il tuo blog, cara, ed ho incontrato lo sguardo della tua bellissima mascotte Alina. Mamma mia come vorrei spupazzarla un pò ;D E' così tenera.. Ma è così piccola?
    E poi ho scoperto che anche tu sei una fan di Julia Chid.;D
    Notte mia cara Calimera e a presto..

  12. @ arabafelice…dev'essere un nome abbastanza comune fra le nonne un po'…datate! la mia mi manca ancora molto 🙁 Un bacione cara

    @ pagnottella…nonna Maria era la mia preferita; con l'altra non avevo un buon rapporto. peccato l'abbia persa troppo presto 🙁
    Certo che se ti piace l'attesa…questa è schiacciata per i tuoi denti :D! E se ci metti il lievito madre…più attesa di così! Un bacione :X

    @ Lady Boheme…grazie della visita tesoro, un bacione anche a te

    @ stefania…un po' (tanta) preoccupazione la mette ogni volta anche a me ma poi la soddisfazione è davvero tanta 🙂 Facciamo il bis? Un abbraccio e grazie

    @ Maurina…schiacciata + cioccolato fu un suggerimento della mamma. E chi se l'è più scordato 😉

    @ Francesca…è vero, questa ricetta ce l'ho nel cuore 🙂 Un abbraccio tesoro, grazie

    @ Donatella…grazie a te per l'iniziativa 🙂

    @ Fabiana…grazie cara, sei dolcissima. Quando penso a nonna che ne impastava a mano qt "industriali" mi sento davvero piccola piccola, io che per poco faccio fatica anche con l'impastatrice. Era davvero un portento 🙂

    @ Novelinadelorto…mi sono sempre chiesta infatti il perchè di questo nome visto il risultato 😉

    @ Manu & Silvia…una intera…no, ma una bella fettona per ciaascuno non manca 😉 Baci

    @ Betty…grazie a te cara, un abbraccio

    @ Scarlett…un lavoro che ripaga, ti assicuro. per lo stampo da colomba nessun problema, certo però che il dolce è tutt'altra cosa come sapore. In quel caso credo ti converrebbe dividere l'impasto in 3 parti: una più grande con cui fare un rotolo per il corpo, e due più piccole per le ali. un abbraccio cara :X

    @ dauly…sono impaziente e ansiosa anch'io cara e ogni volta è…sofferenza arrivare alla fine! Ma è un'ansia che merita 😉

    @ Alem…mi dispiace? Sarei felicissima se la provassi 😀

    @ maetta…non proprio! E' forse meno che semidolce (100gr di zucchero su 400gr di farina li avverti pochissimo) e infatti a Pasqua si accompagna anche a piatti salati. Un bacio, grazie della visita :-*

    @ marsettina…garzie della visita :-*

  13. @ Saveurs et Gourmandises…thank you dear for your visit and lovely comment :X

    @ Federica…grazie cara, un bacio

    @ Manuela…sei troppo buona…come la schiacciata 😉 Un abbraccio :-*

    @ Luna…è soffice è soffice! Ci si butta su ;)?Grazie tesoro della visita, un bacione :X

    @ Imma…grazie cara, un abbraccio

    @ Novelinadelorto…allora le aspetto curiosa 😉

    @ Ambra…:D 😀 😀

    @ Daniela…una fetta e con la cioccolata 😉 Io adoro l'anice ma in effetti non lo uso spesso perchè non a tutti piace. Questa schiacciata senz'anice però…non ha ragione di esistere! Un bacione :X

    @ Ely e Laura…grazie ragazze, un abbraccio

    @ terry…la prima volta che l'ho fatta è stato proprio con la MdP nuova di zecca. Buttati senza pensarci troppo; se ci avessi rimuginato su :-/ credo che non ci avrei mai provato e mi sarei persa qualcosa 😉 Un bacione

    @ Damiana…ciao cara, ora passo a leggere il tuo post. Credo che le feste ci richiamino sempre un po' la famiglia e quindi anche la voglia di riscoprire un po' le tradizioni. Nonna Maria per me era LA NONNA e con questa schiacciata è un po' come se la sentissi ancora vicina a me. Un abbraccio tesoro :X

    @ katty… grazie cara, un bacio

    @ fiorix…sei troopo dolce tesoro 🙂 però hai ragione, i piatti conditi dal sapore dei ricordi hanno un gusto specialissimo e ineguagliabile. Un abbraccio forte

    @ Pagnottina…magari fosse la mia gattina vera! E' un dolcissimo pensiero di Alina che ho eletto a mascotte, visto che mi manca quella vera :(! Ciao cara, un bacione

    P.S. fan di Julia Child e sarà più di un anno che ancora mi deciso a provare la sua brioche ~x (…ma ci riuscirò!

    @ Cinnamon-girl…thank you dear! I loved my Grandma; In this way I remember her :X

  14. Ciao Federica,
    grazie di essere passata dal mio blog e grazie dei complimenti!
    Comunque volevo spiegarti che gli scones non sono di banana ma di "batata". Sò che voi in Italia non le adoperate le batate, quando abitavo lì non le ho mai trovate e le mie amiche non ne avevano mai sentito parlare. Sono simili alle patate ma la polpa è arancione, più o meno come la zucca, e il sapore è dolcissimo, ecco perché si può usare per primi e contorni ma anche per dolci golosi come questo. Lascio un commento in italiano nel mio post visto che il gruppetto di sostenitrici italiane del mio blog stà crescendo, il ché mi fa un piacere immenso.
    Bellissimo il tuo blog, mi piacciono tanto le tue ricette e come le spieghi, e anche le foto. Bacione e buon we.

  15. Tesoro…santa nonna…quanta pazienza che avevano dentro..io sarei diventata Crudelia Demon ahahhaha…comunque la pizza di pasqua è divina somiglia molto a quella che compravo in abruzzo con i semi di anice…troppo buonaaaa…mi cimentero' sicuro…
    un baciooooooooo

  16. …ihih vuoi vedere che si chiamano "schiacciate" in ricordo della tua impresa???? 🙂 per fortuna le nonne sanno sempre come risolvere tutto…e tu sei troppo brava!!ti è venuta perfetta, anche l'alveolatura è stupenda 🙂 tantissimi complimenti, tesoro!

  17. @ Fabi…ciao, benvenuta! Mamma che figura 🙁 ho davvero la testa nel pallone 8-} non so davvero come ho fatto a capire banane per batate!!!! Un bacio e spero di rivederti presto :-*

    @ Lady Boheme…sei sempre un tesoro, arrivo subito da te 🙂

    @ Marzia…
    @ Lady Cocca…è lei! Vivo in Toscana ma sono di origine abruzzese e questa schiacciata è proprio la pizza che comperavi in abruzzo 😀 Un bacione

    @ Luna…sei dolcissima. Passo subito da te :X

    @ Fimère, LOVE2COOK and Natashya…thank you very much. You are lovely, there's a slice for you :X

    @ marzia…non lo volevo dire ma mi sa che è così 😉 Grazie tesoro della visita, un grosso bacio :X

  18. Fede, se ti dico che io non avevo mai sentito parlare di questo dolce, ma dove cavolo vivo, tu che mi fai?!!?è meraviglioso!!lo potrei sostituire alla colomba nel caso in cui non riesca a migliorare quel lievitato!sembra piuttosto semplice come procedimento e secondo te, dato che dici che non è dolce, si può tagliare a strati e farcire con un po' di panna montata?!verrebbe bene?!comunque tua nonna Maria era davvero una santa, ma tu eri scusata perchè i bambini(ma anche chi non ne sa niente di cucina,come mia sorella……) non sanno che dietro ad una prelibatezza ci sta tutto quel lavoro…ps: la mia nonna del 'dolce cicogna' si chiamava anche lei Maria, era fantastica..un nome patria direi!bacioni

  19. @ Alessandra…in teoria nessun problema alla farcitura (tutt'al più eviterei di aggiungere l'anice) ma rischi di snaturare il dolce. Fossi in te preferirei farcire un semplice pan brioche, le ricette della tradizione preferisco lasciarle nella loro forma originale, ma è questione di gusti. Un bacione cara :X

  20. Di pizze di Pasqua non ne avevo mai sentito parlare fino a poco tempo fa, non sapevo manco che forma avessero, e, in tutta la mia ignoranza, mi aspettavo qualcosa di basso e piatto. Ora che la vedo mi chiedo se invece non sia una questione di denominazione, dalle mia parti un dolce simile, semi di anice esclusi, si chiama focaccia pasquale ma anche focaccia e basta. Tanto di cappello per questo risultato. Le prime volte che affrontavo i lievitati ero un po' titubante per il tempo di attesa, poi invece ho scoperto che si poteva usare quel tempo per fare tante altre cose e ora ho scoperto che quell'attesa ha anche un ché di magico e me la godo fino in fondo. Ma questa preparazione richiede veramente tanto tempo,devo prendermi qualche giorno di ferie!!
    Ma sono ancora troppo somaro per questi lavori, magari il prossimo anno. Intanto studio e mi preparo.

  21. @ Asa_Ashel…me lo sto ancora chiedendo anch'io il perchè di questo nome paradosso! credo che con piccole varianti locali sia un dolce pasquale diffuso un po' in tutt'Italia (di dove sei di preciso?). dire che il mondo dei lievitati mi affascina è poco, ogni volta che riesco a sfornare qualcosa di "decente" la soddisfazione è alle stelle. Abbiamo tanto da imparare in due 😉

  22. Ciao Fede,vorrei preparare stasera la tua schiacciata,ma ho due domandine da farti:1)il lievito di birra è quello fresco vero?
    2)se invece di 6 ore ne passano di più(8-10) cosa succede secondo te?Mi conviene ridurre la dose di lievito?
    Ciao e grazie
    Rita

  23. @ Rita…sì il lievito è quello fresco ma se vuoi puoi usare in proporzione anche quello secco tipo MastroFornaio (10gr fresco = 3gr secco). Io non ridurrei troppo la dose di lievito, starei sui 70gr. Lo scorso anno ci ho provato e non è stata un'ottima scelta (ma diciamo anche che ero paricolarmente sfigata; lievitavano solo le pizze; dolci niente!). In teoria dovrebbe arrivare senza problemi al mattino (e sono stata io ad essere ansiosa e rilavorarla prima), ma puoi provare ad impastarla più tardi in serata. Fammi sapere come va 😉 Un bacio e buona Pasqua anche a te

  24. Fede, è bellissima 😉
    La prossima Pasqua tutte nella tua cucina, la facciamo insieme, non vedo l'ora. Chissà se viene bene con il mio licoli?
    Vediamo!
    Baci, baci 😀

  25. @ anna…tesoro,non sai quanto sia felice che abbiate scelto questa ricetta per prepararla tutte insieme. la mia nonna ne sarebbe stata contenta. Sono sicura che con il tuo licoli e le tue mani d'oro verrà una schiacciata stupenderrima ^__^ Un bacione

    • Io uso gli stampi di carta, quelli bassi apposta (o in mancanza quello più alto da panettone) per un peso da 750gr. Se non lo hai credo dovrebbe andare bene uno stampo da 22-22cm.

  26. Buonasera, vorrei provare anche io a preparare questa meraviglia ma di questi tempi é difficile reperire la farina Manitoba, posso utilizzare solo farina 00? Complimenti, la tua pizza é perfetta, di solito io preparo quella con l’alchermes, tipica di Cerveteri ma quest’anno vorrei provare a cambiare e la tua ricetta rappresenta proprio un buon motivo per farlo.

    • Ciao Valentina, non sapendo che tipo di farina 00 hai mi viene un po’ difficile risponderti. So che la mia nonna usava appositamente un tipo di farina diverso da quello abituale, una farina più forte di quella che utilizzava per la pasta o il pane, per questo ho ripiegato su una parte di manitoba.
      Se hai una farina 00 con un buon quantitativo di proteine (diciamo sui 12g per 100g) potresti anche provare ma magari starei un po’ indietro con il latte, aggiungendolo tutto solo all’occorrenza. Altrimenti una farina 0 per pane, ma sempre con un buon quantitativo proteico. Spero di esserti stata utile 🙂

  27. Buongiorno
    Si può usare il lievito madre al posto del lievito di birra ? Se si, in quali dosi ?
    Grazie mille!

  28. Se la volessi più dolce, ma non eccessivamente, di quanto posso aumentare il quantitativo di zucchero ?
    Si può aggiungere anche l’uvetta oltre all’anice ?
    Grazie ancora!

    • Certamente puoi aggiungere anche l’uvetta insieme ai semi di anice e già questa contribuirà a rendere la schiacciata più dolce.
      Reidratala in acqua tiepida e poi asciugala molto bene, lasciandola anche per una mezza giornata tra due fogli di carta assorbente, cambiandoli all’occorrenza.
      Per lo zucchero, io non aumenterei più di 15-20 g per non sbilanciare troppo la ricetta.
      Spero di esserti stata utile.
      Buon lavoro 🙂

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