Tartellette viennesi o…hallongrottor? Un amletico dubbio!

Tartellette viennesi o Hallongrottor: questo è il problema…così reciterebbe Shakespeare! 

Già, perchè tra questi due tipi di dolcetti da tè, l’unica sottile differenza sta in quella farina di mais delle tartellette viennesi che negli hallongrottar si trasforma in maizenza.

In entrambi i casi, otterrai delle tartellette dalla consistenza unica, quasi “vellutata”, via di mezzo fra torta e frolla, non troppo dolci e che si sciolgono letteralmente in bocca. 

Merito del burro che, ahimè, abbonda sì ma, come dicevano anche i latini, “semel in anno licet insanire”!

Ho adocchiato per la prima volta la ricetta delle tartellette viennesi sul libro “Delia’s cakes” e ancora oggi, su quella pagina, è attaccato un bel post-it segnalibro a ricordarmi di averle messe nella lunga, interminabile lista “to do”.

A distanza di tempo mi imbatto su “Scandikitchen Fika & Hygge: Comforting Cakes and Bakes from Scandinavia With Love” negli hallongrottar che, oltre a essere uno dei più iconici dolcetti svedesi, irrinunciabili per la pausa caffè, mi richiamano subito alla mente quelle “famose” tartellette viennesi della Smith.

Chiaro segno che era giunta l’ora di provarli.

Col senno di poi mi chiedo perchè io abbia aspettato così tanto ma…come si dice…meglio tardi che mai!

Vuoi un consiglio?

Burrosi, burrosissimi ma almeno una volta la tentazione va assecondata.

Io ti lascio la ricetta e tu non aspettare tanto quanto me prima di mettere le mani in pasta 😉

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Hallongrottor
Ingredienti per circa 20 tartellette da 5 cm
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
persone
Ingredienti

Ricetta tratta con qualche  modifica da "Scandikitchen Fika & Hygge: Comforting Cakes and Bakes from Scandinavia With Love" di Bronte Aurell.

Vista la sua abbondanza, ti consiglio di scegliere, qui più che mai, un burro di ottima qualità. Il gusto finale delle tue tartellette ne guadagnerà.

Per la farcitura ho usato della confettura di amarene homemade, ma puoi utilizzare altro gusto a piacere, meglio se confettura ad alto contenuto di frutta e senza pectina aggiunta.

Prima di farcire le fossette di pasta con la confettura, ho lasciato riposare in frigo per circa 30 minuti, anche se non previsto dalla ricetta originale.

A piacere, prima di infornare, puoi decorare la superficie con delle mandorle a lamelle.

Un abbraccio e buona settimana. Alla prossima…

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15 commenti

  1. Cara Federica, lo sai io sono un golosone! Vedendo questi bocconcini, mi è venuto l’acquerella in bocca.
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:- )
    Tomaso

  2. ho anch’io quel libro e spesso mi è caduto l’occhio su questa ricetta, ma ancora non l’ho provata! devo dire che tu mi hai definitivamente convinta a testarla, le tue tartellette hanno un aspetto delizioso! complimenti e buon inizio setimana 🙂

  3. irresistibili è dir poco, in dispensa ho tante confetture diverse, sarà un piacere usarle per preparare queste bontà, grazie cara, un abbraccio !

  4. A me la quantità di burro non spaventa di certo. Io sono dell’idea: meglio un dolcetto piccolo, fatto con tutto quello che ci vuole, che due dolcetti light che non soddisfano la mia voglia di dolce! Bravissima Fede

    • Tesoro non potresti trovarmi più d’accordo! Che poi alla fin fine con i dolci “light” si tende sempre a esagerare con la scusa che sono “light” e alla fine si fa peggio. Un bacione

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