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Estratto di vaniglia homemade. Riflessioni!

Ci sono giorni in cui il nero sembra impenetrabile, più fitto e ostile di come lo hai mai conosciuto.
Giorni in cui i raggi del sole sembrano freddi e non riescono a scaldare il ghiaccio della tua pelle.
Giorni in cui l’azzurro non brilla nel cielo, velato dalla tristezza dei tuoi occhi.
E in quei giorni pensi che vorresti sparire e forse non vorresti essere mai nata.
Sembra assurdo, per me che amo il caldo, il sole, la luce e aspetto trepidante l’estate tutto l’anno, arrivare ad esserne stufa.
Eppure è così.
Non è il caldo a darmi fastidio, no.
E’ questo essere scoperta, come se canottiere e magliette mi facessero sentire messa a nudo…fuori e dentro!
E mi imbarazza.
Vorrei il mio maglione morbido e caldo, che mi copre dal collo a metà gamba e in cui quasi mi perdo di due taglie più grande.
Vorrei il mio plaid di pile in cui avvolgermi e rannicchiarmi sul divano.
Vorrei il mio piumone sotto cui nascondermi fin quasi a non respirare.
E paradossalmente, anche se non mi è mai piaciuta, vorrei sentire il ticchettio continuo e fragoroso della pioggia sui vetri.
Sembrerebbe dolce musica per le mie orecchie.
E vorrei sentirne addosso lo scroscio, come a lavar via questa senso di oppressione e di impotenza.
Ma succede anche che in uno di quei giorni neri più neri, che speri finiscano prima di essere cominciati, trovi una mail:
“Ti voglio bene…lo sai, sì??? 
e prima ancora di aprirla e leggerla hai già i lucciconi agli occhi, ti chiedi se meriti davvero tanta dimostrazione d’affetto e come potrai mai ricambiarla.
E intanto quel nero che ti ha accompagnata per tutto il giorno improvvisamente sembra meno scuro.
Il sole è ormai calato e una frizzante brezza arriva dalla finestra aperta, eppure ti senti accarezzata da un calore che ti arriva fin dentro l’anima.
E la sola cosa che vorresti è avere lei davanti per abbracciarla…FORTE!
Perchè a volte non servono le parole!
Sei lunghi di mesi di attesa prima di aprire quella bottiglietta.
Altri due anni o quasi prima di prendere il coraggio a due mani e decidermi a scattare una foto! Sì…insomma…un po’ più di una!!!
E qualche altro mese prima di arrivare a riesumare la ricetta dall’archivio!
Non c’è male no, si potrebbe giusto giusto definire “detto-fatto”!!!
Quando ho visto il suo post mi sono chiesta se non sia stata la bottiglia nera ad aver avuto “effetto ritardo” per tutte e due!
Beh, meno male è una di quelle cose che migliora col tempo. Potrei quasi dire di avere tra le mani un estratto degno di una certificazione d’onore!!!
Tempo e pazienza. Pazienza e tempo. 
I due ingredienti principali insieme a delle profumatissime bacche di vaniglia.
E una volta provata la differenza, le bustine di vanillina resteranno solo un lontano ricordo.
Chissà se un giorno lo sarà anche il “mio” nero!!!

[ricetta adattata da qui

Estratto di vaniglia home made
Tempo di preparazione       20 minuti
Tempo di cottura              –
Tempo passivo                 6 mesi
Porzioni                           –

Ingredienti per 500 ml di estratto
260 ml di alcool al 96% per liquori
240 ml di acqua
80 gr di baccelli di vaniglia del Madagascar

Procedimento
1. Aprire i baccelli di vaniglia per lungo, estrarne i semi con un cucchiaino e metterli in un barattolo di vetro insieme alle bacche tagliate in 2-3 pezzi secondo la lunghezza.
2. Aggiungere alcool e acqua, chiudere il barattolo, agitare vigorosamente e riporre in un luogo fresco e buio (volendo, si può coprire anche il barattolo avvolgendolo con dell’alluminio).
3. Durante i primi 15 giorni agitare quotidianamente almeno una volta al giorno, poi almeno una volta a settimana per il resto del tempo.
4. Lasciare in infusione ALMENO 6 MESI.
5. Trascorso il periodo di riposo, a piacere filtrare l’estratto per eliminare i semini.
6. Non ha scadenza, anzi più matura più è buono!

Note
* I baccelli di vaniglia devono essere morbidi e polposi ed emanare un profumo intenso.
* Con la diluizione di cui sopra si ottiene una soluzione idroalcolica al 50%, sostituibile con 500 ml di vodka a 40°.
* Due cucchiaini di estratto sostituiscono all’incirca una bacca di vaniglia.
* I baccelli recuperati dopo i 6 mesi d’infusione, una volta fatti asciugare bene, possono essere inseriti in un barattolo con dello zucchero a velo o semolato per ottenere dello zucchero vanigliato. Non sarà profumato come usando i baccelli di vaniglia integri ma tutto fà!
* In alternativa, i baccelli recuperati dall’infusione e ben asciutti possono essere tritati con il macinacaffè e la polvere usata per aromatizzare dolci (sempre che non vi dia fastidio veder qualche “bruscolino” scuro).
* Per una migliore conservazione dell’estratto, anche durante la fase di macerazione, è consigliabile conservare la bottiglia al buio o avvolgerla con un foglio di alluminio.

Qui un utile specchietto per la diluizione dell’alcool al 96% in acqua.
Ottimi baccelli di vaniglia possono essere acquistati a prezzi convenienti qui.

Un abbraccio a tutti, buona settimana.

FedericaDM:
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