Pèsca la torta con la pésca…caro tè, sì proprio te! O forse sarebbe meglio carò te!
Hihihihihi, buondì! Oggi ragazzi ho voglia di scherzare un po’ con i giochi di parole per ingannare un briciolo di tristezza, ma alla fine avete capito dove vado a pescare…o no?
La breve vacanzina in Abruzzo da mamma è terminata e oggi rientro in quel di Siena con un pizzico di malinconia nel cuore da una parte e il desiderio di riprendere le mie abitudini quotidiane dall’altra, perchè se è vero che le ferie sono sempre attese e ben gradite, è anche vero che se la “novità” divanta routine, finisce col perdere tutto il suo fascino e il suo sapore.
Mi sono goduta questi giorni, sono stati belli, il tempo è stato sufficientemente clemente, anche più di quanto mi aspettassi, avevo bisogno di respirare aria di casa e ci sono riuscita a 360 gradi. Ora si volta pagina, ma nella ripresa della quotidianità il pensiero è già proiettato al Natale, un periodo che per tanti aspetti non amo ma che con gioia mi riporterà di nuovo in Abruzzo e i giorni passano così veloci che…sarà un batter d’occhio!
Ma adesso bando alle ciance e vediamo un po’ che si pèsca oggi in tavola!
Questa è la torta che ho fatto ieri insieme a mamma. Dopo aver spentolato una mattinata dietro alla marmellata di pésche, la mia voglia di pasticci non era ancora appieno esaurita e visto che di frutta ce n’era sempre in abbondanza, dolce e succosa, perchè non approfittarne per una bella torta da gustare tutti insieme a colazione? Ma solo “pésche” no, mi serviva quel qualcosa in più e quel qualcosa perchè non poteva essere…carote? Più la rimuginavo e più l’idea mi sembrava accettabile… buona… più che buona… ottima direi… approvata!
Di corsa a comprare le carote (quelle in busta già grattate, meno fatica ma soprattutto asciutte!!!), la ricotta per necessario svuotafrigo, una piccola aggiunta di fragranti nocciole appena tostate, una manciata di uvette e via in forno!
La colazione dei saluti stamattina è stata più “dolce” per tutti e una fetta di questa torta, chiusa nella mia borsa, rallegrerà col suo profumo di casa, la mia colazione di domani ^__^
- 175 gr di farina bianca
- 50 gr di farina integrale
- 2 uova
- 140 gr di zucchero di canna
- 100 gr di ricotta
- 150 gr di carote già pulite
- 1 pesca grande matura ma soda (circa 200 gr)
- 70 gr di uvetta
- 50 gr di granella di nocciole tostate
- 25 gr di burro
- latte q.b.
- estratto di vaniglia
- 12 gr di lievito per dolci
- sale
- Grattugiare le carote con la grattugia a fori larghi e lasciarle asciugare bene distese su carta da cucina in modo che perdano umidità.
- Sbucciare la pesca e tagliarla a spicchi abbastanza sottili.
- Montare le uova con lo zucchero di canna e un pizzico di sale fino a renderle ben gonfie e soffici, aggiungere pian piano la ricotta setacciata con il burro fuso freddo, le carote grattugiate, qualche goccia di estratto di vaniglia e mescolare.
- A mano con una spatola incorporare le farine setacciate con il lievito, alternate con poco latte a filo, facendo attenzione a non formare grumi, quindi aggiungere la granella di nocciole e l'uvetta rinvenuta in acqua tiepida per qualche minuto e ben strizzata.
- Aggiungere ancora del latte se il composto risultasse troppo sodo, ma senza eccedere, altrimenti le uvette andranno a fondo in cottura: l'impasto deve avere la consistenza di una crema densa.
- Trasferire in composto in uno stampo imburrato e infarinato da 24 cm, infilare gli spicchi di pesca di taglio a raggiera e infornare a 180°C per circa un'ora, fino a che la superficie sarà dorata e lo stecchino uscirà asciutto.
- Sformare e lasciar raffreddare su una gratella.
- Servire cosparsa di zucchero a velo.
Un abbraccio e buona merenda a tutti. Alla prossima…