* Ottima anche la versione tiepida (consapevole di dire un'eresia!), con le fette di carne fredde servite insieme a della semplice salsa di pomodoro o ad una peperonata bollenti, oppure calda (doppia eresia!!), avvolgendo ciascuna fetta di tacchino con due striscioline incrociate di pancetta tesa e passando poi il tutto su una bistecchiera rovente senza condimenti, giusto il tempo necessario perché la pancetta diventi croccante.
* Versione tradizionale originale.
La differenza fondamentale è che il tacchino, ben pulito e privato di ali e zampe, anziché disossato e arrotolato, viene cotto intero (o metà, a seconda della quantità che si vuole preparare) dopo essere stato aperto a libro e "pestato" in modo da rompere un po' le ossa (oltre al resto...pure bastonato!!!!). Si prepara il brodo come sopra, si versa sul tacchino lasciandone scoperto solo un paio di dita, e si cuoce in forno caldo a 200°C per circa 2-3 ore, girando a metà cottura, fino a che risulta ben colorito. Una volta cotto e tolto dal forno, si taglia il tacchino a pezzi e si trasferisce in un piatto da portata piuttosto fondo. Si lascia riposare un po' il brodo di cottura, in modo da far affiorare il grasso in superficie e cercare di eliminarlo pian piano, si filtra il brodo sgrassato attraverso un panno sui pezzi di tacchino e si ripone in frigo per una notte per far formare la gelatina. Si serve poi il tacchino a pezzi direttamente con la gelatina da cui risulterà avvolto.