uvetta (amarene sciroppate sotto spirito, quantità a occhio)
rhum (non l'ho messo)
cioccolato fondente
mandorle a farina
- per guarnire
zucchero semolato (ho messo zucchero di canna)
zucchero in granella
Procedimento
La pasta è simile ad una frolla leggera.
Setacciare la farina con il lievito, fare la fontana, aggiungere il burro freddo a fiocchetti e strofinare con la punta delle dita fino ad ottenere uno sfarinato granuloso.
Aggiungere lo zucchero e mescolare; unire la scorza di limone, l'uovo e il tuorlo ed impastare velocemente, aggiungendo pochissimo latte se l'impasto risultasse troppo duro.
Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigo almeno un'oretta.
Nel frattempo preparare la farcia.
Mescolare la mostarda con l'uvetta e un cucchiaio di rhum e lasciar riposare in modo che l'uvetta si ammorbidisca e gli aromi possano amalgamarsi per bene (ho sgocciolato e snocciolate le amarene e le ho aggiunte alla mostarda insieme ad un paio di cucchiai di cioccolato fondente tritato molto fine e ad un cucchiaio colmo di farina di mandorle).
Stendere la pasta in un rettangolo di circa ½ cm di spessore (ho un po' esagerato! ho steso la pasta un po' troppo sottile e la pinza si è aperta in superficie) e spalmarla con il ripieno, lasciando tutt'intorno un bordo di circa 2 cm.
Ripiegare il lembo inferiore verso il centro e ripiegare il bordino indietro in modo da creare una "linguetta".
Ripiegare ora il lembo superiore verso il centro, coprendo quello inferiore, e da ultimo ripiegare i due lati corti in modo da dare una forma "a pacchetto" che eviterà alla farcia di fuoriuscire durante la cottura (VEROOOOOO! La prima volta che riesco a non allagare la teglia di marmellata!).
Le foto del passo-passo di Elena chiariscono benissimo i vari passaggi.
Spennellare la superficie con un pochino di acqua (ho spennellato con della panna da caffè), spolverare con zucchero semolato (io zucchero di canna) e poi con quello in granella.
Cuocere a 170°C per circa 40 minuti, fino a quando non assume un bel colore dorato. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.
Recipe by Note di Cioccolato at https://notedicioccolato.com/2010/05/galeotta-fu-la-pinza.html