Torta di colomba. Il 6 Aprile 2010 le colombe volano alto

6 Aprile 2009
…è passato già un anno da quel maledetto giorno! 

Sembra un soffio e sembra un secolo fa perchè, come sempre accade, il tempo lenisce le ferite e attutisce i ricordi, la vita di chi è lontano continua col suo ritmo normale mentre lì, nel cuore dell’Abruzzo straziato, c’è ancora molto da fare e da ricostruire.
Rimango sempre molto colpita da eventi come questo, ma stavolta è stato diverso.
Mi sono sentita toccata nel profondo, con il fiato sul collo, perchè se toscana d’adozione, il mio cuore è e rimarrà sempre abruzzese. 
La ricordo come fosse ieri quella mattina del 6 aprile, una mattina all’apparenza anonima, come tante altre.
Ero uscita presto di casa, come al solito, per andare a lavoro, accendo il pc, apro la posta, tutto come sempre…NO!
In prima pagina, sulla prima pagina di Yahoo la notizia di un terremoto…dove…come…quando…?
Dopo un attimo di smarrimento, in cui sono rimasta come in trance, la paura…il panico…l’angoscia! I miei genitori sono lì, in Abruzzo.
Solo il Gran Sasso li separa da quelle zone distrutte…che sarà successo…come staranno…?
Prendo il telefono al volo, con il cuoe in gola compongo il numero…mamma tarda un po’ a rispondere e la mia tensione sale…PRONTO? FINALMENTE RISPONDE!
Stanno bene!
GRAZIE A DIO i miei genitori stanno bene ma la nottata è stata lunga, minuti interminabili con la terra che trema sotto i piedi e un segno, una leggera crepa rimasta a ricordo sulla porta della mia camera!
Quella giornata mi è parso non finire mai, avrò chiamato a casa a ripetizione almeno 20 volte fino a sera e i giorni a seguire non sono stati tanto da meno, col susseguirsi delle scosse, una dietro l’altra.
In quei momenti avrei voluto essere con i miei genitori, stringerli forte, abbracciarli.
Convincerli a trafserirsi da me sapevo sarebbe stata impresa impossibile (e difatti non ci sono riuscita) e io mi sentivo solo impotente, impotente davanti alla natura, al destino, impotente e basta!
In queste situazioni ti rendi conto di tutta la tua insignificanza; credi di essere forte, importante, invincibile e invece sei solo fragile come un cristallo, la tua vita è appesa ad un filo sottile che può spezzarsi da un momento all’altro, in un soffio, senza neanche avere il tempo di rendertene conto.
E’ stato un anno lungo e difficile nel cuore dell’Abruzzo. Il blog “99 colombe” è nato grazie alla sensibilità di Artemisia a sostegno dell’attività di “Sorelle Nurzia“, della ripresa e della rinascita. E allora facciamo in modo che le 99 colombe e “Sorelle Nurzia” volino alto oggi e DA OGGI tutti insieme!

Ora, dopo questo post un po’ lunghetto e forse un po’…”pesantuccio” che ne dite di passare in cucina per una seduta di “kitchen-fit” (Pagnottina dixit! Pagnoooo…all’appello!)
Pasqua è appena passata (a proposito, l’avete trascorsa bene, tempo pazzerello a parte?) ma di sicuro qualche colomba sarà rimasta nelle nostre case (NON quella di “Sorelle Nurzia“…troppo buona per non sparire in fretta!). 
Il mio piccolo contributo oggi al volo delle “99 colombe” vuole essere un’idea, se non golosa almeno gustosa e un po’ diversa, per trasformare la nostra colomba. 
Non chiedetemi come mi sia venuto in mente questo strano mix, me lo sto domandando ancora pure io! Forse nella mia mente contorta devo aver pensato, giocando al bersaglio come sulla “Settimana Enigmistica”
COLOMBA…Pasqua…cioccolato…coniglio (e ce l’avevo!)…CAROTE…e carota chiama AMARETTO risponde…CENTRO!!!!
 E così prende il volo verso l’alto la mia…

 

Amor colomba
 
Prep time
Cook time
Total time
 
Per uno stampo da 24 cm
Author:
Recipe type: Torte
Serves: 10-12
Ingredienti
  • 500 gr di colomba senza canditi (al netto della glassa)
  • 2 uova intere
  • 1 tuorlo
  • 60 gr di zucchero
  • 35 gr di fecola di patate
  • 320 ml di latte
  • 150 gr di carote già pulite
  • 50 gr di amaretti
  • qualche goccia di vaniglia liquida
Procedimento
  1. Tagliare la colomba a pezzetti, metterla a bagno in una ciotola con il latte e lasciar riposare una mezz'oretta.
  2. Tritare le carote al mixer e asciugarle bene su carta da cucina, in modo da eliminare più umidità possibile.
  3. Sbriciolare gli amaretti.
  4. Montare i tuorli con lo zucchero fino a che saranno belli spumosi.
  5. Aggiungere la crema di uova nella terrina con la colomba e amalgamare con una spatola (la colomba dovrebbe essere a questo punto "disfatta").
  6. Unire la fecola setacciata, le carote, gli amaretti, qualche goccia di vaniglia e mescolare bene il tutto.
  7. Incorporare infine gli albumi, montati e neve ferma con qualche goccia di succo di limone, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto.
  8. Trasferire l'impasto in uno stampo da 24 cm imburrato e infarinato, livellare la superficie con il dorso di un cucchiaio e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 50-60 minuti.
  9. Una volta sfornata, lasciar raffreddare su una grata per dolci e, a piacere, spolverare di zucchero a velo prima di servire.
Note
Io ho preferito non metterlo perchè mi sembrava stonare un po' con la rusticità della torta, che rimane dalla consistenza un po' umida, tipo castagnaccio, ma "de gustibus"...
 

Un abbraccio a tutti, alla prossima…

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35 commenti

  1. Buongiorno stella

    Dev'essere stata terrificante l'attesa della telefonata!
    Che momenti tragici…una catastrofe totale, il cui ricordo difficile da cancellare! Povere persone!

    Queste "camilline" sono buonissime…potessi prenderne una al volo ^_^
    bacioni e buon inizio settimana

  2. No, non è affatto u post pesantuccio, l'ho letto con il cuore che batteva forte. Qui Roma quella mattina, ci siamo svegliati con il letto che tremava, accesa la luce, il lampadario dondolava, siamo scesi in soggiorno e abbiam acceso la tv, aspettandoci la notizia che segnalava dove fosse stato l'epicentro e le ultimissime del televideo hanno segnalato l' Abruzzo. Quello che abbiamo visto al mattino presto nei telegiornali ci ha paralizzati!!! Immagino la tua paura….
    Ora, per alzare un po' il morale, parlerei della tua torta…..Bella e.. gnam gnam buona, hai trasformato.. gnam gnam questa colomba.. gnam gnam, in una torta davvero buona gnam gnam.. me ne vado o.. gnam gnam, te la mangio tutta, gnam gnam… buona. Bacio.

  3. Il post bello e fatto per riflettere …in sicilia abbiamo una situazione che nessuno simile e che nessuno piu' ricorda o fa finta…la ricetta invece,bellae buona!!!posso un pezzetto….???ahahaah baci e buon inizio di giornata

  4. E' importante che la gente non dimentichi quei momenti terribili. Mamma mia….immagino che sia stata la notte più brutta della tua vita. Un abbraccio grandissimo, elena

  5. urca che bontà che hai preparato con la colomba tesoro mio!!!
    con carote e amaretti …ma che cosa deliziosa!
    uno stupendo volo di colomba il tuo!:)
    baci!

  6. non si deve dimenticare e soprattutto le vittime non devono esserci x l"incuria umana.noi abbiamo amici in abruzzo che x fortuna si sono salvati.abitavano di fronte la casa dello studente e ancora oggi piangono i loro amici,e"stato terribile!assieme a loro non dobbiamo dimenticare tutte le altre regioni d"Italia colpite da catastrofi e che piangono i loro morti.un abbraccio!

  7. Cara Fede, il tuo racconto mi ha commosso!! Io in Abruzzo non ho nessuno ma.. non posso rimanere indifferente a tutto quello che è stato!! Una cosa da non dimenticare!!! Complimenti per la tua torta..è proprio un amore!!! Bravissima!! bacioni.

  8. Anch'io ricordo bene quello che è successo un anno fa.
    Ascoltavo la radio mentre sfaccendavo, quando il conduttore del radiogiornale ha dato la notizia.
    Ma, per sapere quale era stata l'entità della tragedia, ho dovuto aspettare molte ore!
    La cosa peggiore è che c'è ancora tanta gente che non ha superato neanche il problema logistico, figurarsi tutto il resto.

    Interessante la ricetta, un bel modo di finire gli avanzi di colomba :-*

  9. non preoccuparti, certi ricordi non pesano, anzi, dobbiamo sempre ricordarli perchè la vita scorre troppo in fretta per chi non è testimone di queste disgrazie. hai proprio ragione, sembra un soffio, o forse un secolo, ma è sempre un anno, e se per alcuni vola per altri ogni giorno pesa come un mese.
    complimenti per la torta, bravissima!

  10. Fede oggi tutte insieme,un abbraccio cara non sapevo che eri abbruzzese,,ho sempre la testa tra le nuvole..ultimamente.Con la tua colombella è venuto fuori un bel dolcino,sarà stata l'ispirazione…ma tu non hai bisogno di tante cose,ti basta poco per creare dei piatti unici.Un bacio Damiana!

  11. Ciao Fede, capisco perfettamente come ti possa sentire. Ho lo stesso tuo attaccamento ai miei genitori che vivono a Napoli e nonostante cerchi di convincerli a salire qui, da me, loro non possono per stare vicini a mia sorella (che è più piccola e ne ha bisogno). Ogni volta che capita qualcosa o non mi rispondonmo al telefono vado in ansia. Ho sempre il terrore che possa essere accaduto qualcosa. Sarà che ho visto mio padre operato al cervello su un letto di ospedale e solo allora ho capito quanto avessi ancora bisogno di loro, ma pensare che potesse accadergli qualcosa mi fa star male.
    La tua ricetta è bellissima e sicuramente ottima. Peccato che di colombe in casa quest'anno neanche l'ombra 🙁

  12. Cara un post che fa davvero riflettere..i ricordi molte volte aiutano a riprendersi, più forte di prima..il tuo dolce è meraviglioso..peccato io non abbia una colomba da riciclare..!!!Un bacione grande

  13. Grazie Fede per questo tuo contributo, ci hai trasmesso sentimenti e emozioni, terrore ma anche speranza…un momento che può cambiare la vita…un secondo di sollievo…non è capitato a me…subito scacciato dall'angoscia nell'apprendere le dimensioni sempre più enormi della catastrofe che ha coinvolto e toccato tutti noi…sei speciale…come la tua torta…pochi ingredienti semplici ma la bontà vera!Un abbraccio forte!

  14. certe tragedie non potranno mai essere pesanti, nemmeno a raccontarle fra 10 anni manterranno tutta l'angoscia e la paura vissute!!
    complimenti per l'idea della torta di carote e colomba, buonissima!!

  15. Cara Fede, grazie per aver pensato a me per il tuo premio: sei carinissima!
    Scusa la mia assenza, ma adesso che sono qui voglio dirti che sei bravissima: oltre a delle ricettine da acquolina, hai anche una bella sensibilità!
    Continua così!
    Un caro abbraccio!

  16. @ anna…grazie cara, un bacio

    @ pagnottella…sono solitamente un tipo ansioso, ma quella mattina l'attesa di qualche secondo in più è stata terribile. Un bacio grande

    @ arabafelice…grazie, un bacio

    @ CRI…a pensarci ora non so dire se la paura sarebbe stata maggiore a viverlo in diretta o da lontano con l'angoscia per la tua famiglia. Ma ora risolleviamoci un po' con il dolce, io preparo le fette e tu metti su il caffè che arrivo 😉 Un abbraccio :X

    @ Imma…grazie cara, un bacio :-*

    @ marifra79…è vero, e c'è ancora tanto da fare!

    @ elenuccia…purtroppo per chi è lontano dimenticare è facile. Speriamo stavolta sia diverso. Un abbraccio

    @ Lady Boheme…grazie cara, un bacione. Appena posso passo da te 🙂

    @ terry…e io che ho sempre avuto paura di volare 🙁 Un abbraccio

    @ La Cucina di Papavero…hai perfettamente ragione. Purtroppo oggi si pensa troppo spesso a facili guadagni piuttosto che alle conseguenze che possono derivare dalla leggerezza di certe azioni. Grazie cara, un abbraccio

    @ Acquolina e Laura…grazie, un bacio :X

    @ Manuela…io sono sempre rimasta colpita da situazioni simili ma ora posso dire che quando conosci qualcuno…è molto diverso! Grazie, un grosso bacio :X

  17. @ Federica, AnnaLuisa e Daniela…grazie, un abbraccio

    @ anna…parole sante le tue. Un bacio, grazie di essere passata :X

    @ Alice…il tempo è sempre molto relativo e di sicuro per gli aquilani questo anno sarà stato il più lungo della loro vita. Grazie, un abbraccio

    @ Damiana…non hai tu la testa fra le nuvole, magari non ho mai avuto occasione di dirlo. Sei sempre tanto cara con i tuoi commenti, un bacione :X

    @ Novelinadelorto…grazie a te, un bacione :X

    @ Paola…mi sa che siamo ansiose allo stesso modo. Io impazzisco all'idea che possa accadergli qualcosa…Per passare a cose più leggere, io direi che puoi riciclare qualunque dolce da forno, dalla colomba al panettone, pandoro, pan brioche…un jolly 😉 bacio bacio

    @ Fimère…thank you :X

    @ fiorix…grazie tesoro 🙂 Con la ricetta puoi riciclare qualunque dolce da forno, non importa che sia proprio la colomba 😉 Un bacione

    @ anna…grazie della segnalazione. Non mancherò di passare a farti visita 😉

    @ Ambra…ciao tesoruccio 🙂 proprio perchè siamo così fragili e appesi ad un filo dovrei cercare di vivere di più e con più grinta! Grazie, un bacio grande :X

    @ dauly…grazie, un abbraccio

    @ Luna…grazie per le belle parole. Un grosso abbraccio anche a te tesoro :X

  18. Bellissimo post mia cara Calimera.. Come vedi rispondo al tuo appello ma non sono riuscita ancora a pubblicare il mio post per le colombe… Appena torno in sede risponderò anche a loro..Complimenti per la tua splendida ricetta ne prenderei un pezzettino tutto per me.. Intanto ti abbraccio e a presto mia cara 😡

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