Cantucci ai cranberries e pinoli. Something Red: il rosso in un cantuccio…

Quando ripenso alla mia infanzia, ho spesso la sensazione di essere stata “orfana”! Orfana di due nonni, quelli paterni che è un po’ come se non fossero mai esistiti. 
La nonna per me era “nonna Maria”, quella del pan di spagna e della minestra di cicoria, della pizza di Pasqua e delle pagnottine gemelle fatte apposta per me, quella che si alzava all’alba la mattina per andare a prendere il latte appena munto dal contadino vicino o per raccogliere le verdure fresche nell’orto e prepararmi il brodo vegetale. 
Ben altra cosa era il brodo della nonna paterna, una carota, una costa di sedano (magari stazionati una settimana in frigo!), una bella manciata di sale (che magari tira su la pressione), dieci minuti di cottura, di cui la metà con la pastina dentro, e il mio pranzo era pronto. Che goduria! 
Una volta che mamy si trovò ad assaggiare quella salamoia, mi tolse il piatto davanti e capì anche perché in quella casa facevo tante storie a mangiare! 
Caterina era la classica SUOCERA a lettere maiuscole, quella a cui non va mai bene nulla di ciò che fa la nuora, che ha sempre da ridire su tutto e tutti perché come fa lei le cose non le fa nessuno (emmenomale…aggiungo io!), quella che ha fatto versare alla mia mamma lacrime su lacrime e che a me ha riservato forse solo 3-4 carezze (sincere) in tutta la sua vita. 
Troppo impegnata a sferruzzare all’uncinetto trine e merletti da regalare a parenti vari per poter “perdere tempo” con una piccola mocciosa e regalarle un sorriso, forse nella sua mente pensava che essendo figlia di quella tanto “amata” nuora, fossi anch’io “sbagliata”. Chissà! 
Sta di fatto che per Caterina io non ho mai provato affetto perché lei non mi ha mai dato modo di poterla amare e quando venne a mancare la mia NONNA, lo ricordo ancora oggi come fosse allora, le mie prime parole furono “perché non è morta la nonna cattiva invece di quella buona?” 
La morte di Caterina, una decina d’anni fa, mi lasciò piuttosto indifferente, come fosse stata solo una vaga conoscenza. 
Una parte di me si sente ancora un po’ in colpa per questo, quasi fosse una mancanza di rispetto nei confronti del mio babbo. Ma ai sentimenti non si comanda, o almeno io non sono mia stata brava a farlo. 
Però c’è una cosa che di Caterina ricordo con piacere, i suoi simil cantucci. 
Non certo perché li facesse apposta per la sua nipotina, come invece nonna Maria poteva fare questi
Erano destinati in primis ad eventuali visite di amici e conoscenti e poi semmai poteva scapparci la concessione di un biscotto a merenda.
In verità i suoi erano dei biscottini aromatizzati all’anice che nella forma ricordavano molto i cantucci, ma in cui al posto delle mandorle c’erano tanti bei semini profumati che a me piacevano un sacco. 
Ovvio che la ricetta non l’ha mai confessata a nessuno. L’ho ritrovata appuntata, senza titolo, su un foglietto strappato in un cassetto della cucina e ci ho messo un piccolo zampino, un po’ per abitudine un po’ forse per non dire “era la ricetta della nonna“! 
Con affetto li dedico al mio babbo che domenica scorsa a colazione ha fatto degna concorrenza alla talpa nello svuotamento barattolo!

 
CANTUCCI AI CRANBERRIES E PINOLI
Tempo di preparazione       20 minuti
Tempo di cottura              30 minuti
Tempo passivo                 –
Porzioni                           5-6 persone 

Ingredienti per 25-30 biscotti
125 gr di farina 00
• 125 gr di farina di kamut
• 1 uovo grande
• 75 gr di zucchero
• 50 gr di olio di semi di girasole
• 75 gr di cranberries
• 50 gr di pinoli
• ½ baccello di vaniglia
• 1 cucchiaino di lievito per dolci
• sale

Procedimento
1. Setacciare le farine con il lievito, aggiungere un pizzico di sale, i semi di vaniglia, i cranberries, i pinoli e mescolare il tutto.
2. Montare bene l’uovo con lo zucchero, unire l’olio a filo, quindi aggiungere il mix di farina e lavorare quel tanto che basta a compattare il tutto.
3. Se fosse necessario, aggiungere un goccio di latte.
4. Con la pasta formare 1-2 filoncini piuttosto schiacciati, posizionarli sulla placca foderata di carta forno e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti.
5. span style=”font-family: verdana, geneva, sans-serif; font-size: 10pt;”>Sfornare, lasciar riposare circa 5 minuti, poi tagliare i filoncini a fette oblique (a “fetta di salame”) di circa 1 cm di spessore.
6. Adagiare i biscotti sulla placca del forno e lasciarli asciugare sempre a 180°C per altri 10 minuti, girandoli a metà cottura.
7. Lasciar raffreddare su una gratella per dolci e conservare in scatole di latta.

Un bacio a tutti, alla prossima…

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116 commenti

  1. Povera nonna, quante gline hai dette!!! Dai, magari i centrini erano belli… Però capisco anche te, povera piccola, che dovevi sopportare la pastina in salamoia e le maldicenze sulla mamma. E va bene, dai, i cantuccini all'anice sembrano buoni, mi ricordano un po' i felloni di Anzano.

  2. Purtroppo anche io non ho grandi ricordi dei nonni paterni…sarà che io sono cresciuta in simbiosi con la nonna materna (Olga), più pasticciona e testarda di Grazietta, ma quando dovevo uscire con Grazietta e Zaccaria ( i nonni paterni, appunt0)o andare apranzo da loro, erano sempre pianti…con la nonna Olga, invece…..:X l'adoravo! così come adoro questi biscottini!!!!!!!!!!!!!!!!!! bacio Fede

  3. Come ti capisco…. avevo un rapporto simile con i miei nonni paterni… che avrò visto in tutta la mia vita forse 10 volte… quelli materni .. quelli buoni… bè.. mia nonna mai conosciuta morì 1 anno prima della mia messa al mondo.. e mio nonno.. lo ricordo poco.. morì quando avevo 3 anni :-(.. Non so cosa voglia dire avere un buon rapporto.. farsi coccolare da dolcetti e minestre come te con nonna Maria.. portala semrpe nel tuo cuore.. è stata una fortuna non di tutti!!!!! Però dai.. anche la nonna Caterina ahahahaah almeno per l'ispirazione di questi biscotti è servita.. guarda che bontà!!!! smackkkk

  4. Non sai come ti capisco. Rileggendo le tue parole ci rivedo la mia situazione, tale e quale alla tua. la mia nonna paterna (anche lei persona da brodino) mi ha sempre trattata in un modo inferiore rispetto a mia cugina, facendomi sentire incapace in tutto e verso tutti. Quando ero da lei dovevo sempre sentir parlare male di mia madre e pur di non sentirla mi rinchiudevo in salotto e alzavo al massimo il volume della tv. Anche mia madre ci e' stata male, sempre sminuita rispetto a mia zia. Nel mio caso, questo mi ha portato a soffrire ben 4 anni di DCA, in cui ho cercato in tutti i modi di acquistare un po' di fiducia in me stessa che lei mi ha sempre tolto e che continua a fare, nonostante io sia guarita. Non vado a trovarla quasi mai. Non sopporto vederla. Ora non so perche' ti ho raccontato tutto questo e magari ti ho pure annoiata, ma quando ho letto quello che provi ho sentito la necessita' di parlarti di questo. Almeno a te tua nonna Caterina ha lasciato questi fantastici dolcetti, a me la mia continua a non lasciarmi nulla. Un bacio *

  5. La tua mi ricorda una "certa" situazione. Ma andiamo oltre. La ricetta di questi cantucci è comunque un bel ricordo da tenere vivo e da condividere. Ho gli ingredienti e biscotti da preparare per la strega grande che è tornata a Pisa. Grazie!
    Ti abbraccio!

  6. che brutti questi sentimenti, però è così, c sono persone che ci lasciano bei ricordi altre meno..pensa che la tua nonna Caterina è praticamente mio papà..una persona che non ha mai dimostrato affetto che non c'è mai stato e che io sinceramente nè ammiro nè amo, non so cos'è un papà!..pazienza, è così..anche queste cose ci fanno crescere!!..meno male che lei ti ha lasciato (anche se nascosta) la ricetta di questi biscotti buonissimi..Hai fatto bene a farli così noi li copiamo e con AMORE li facciamo ai nostri NIPOTINI!!

    Baci Morena

  7. Nonna Maddalena e Nonna Emilia. Adorata la prima, pianto tantissimo quando era ora di andare dalla seconda, che non perdeva mai occasione per dirmi quanto le mie cugine fossero meglio di me in tutto.
    Così perfida che quando mia madre si è ammalata di cancro è riuscita a dire che faceva finta di star male … come lo capisco questo post !!!Bellissimi i cantucci

  8. ciao tesoro…per fortuna ho sempre avuto entrambe le nonne che amavano prendersi cura di me ma il difettuccio di criticare i rispettivi nuori mi ha sempre fatto un pò male…per fortuna che anche "la nonna cattiva" qualcosa di buono te lo ha lasciato (anche se involontariamente) questi cantucci con la tua fantasia sono davvero diventati meravigliosi! un grossissimo bacio

  9. Un fiume in piena è questo tuo racconto,amaro ma sincero.E' uno sfogo quindi fa bene all'anima e non sentirti in colpa,non ne hai alcuna.Forse anche il tuo papà avrà sofferto di questo,implicitamente attraverso questi biscottini avete condiviso un ricordo ormai superato!
    Ritorno e trovo il mio bel pulcino immersa in ricordi tristi,ma ti faccio una carezza,mentre assaporo con te questo "simil cantuccio"!!
    Benritrovata amica,ti abbraccio stretta stretta!!

  10. Accipicchia Fede come mi spiace..è un peccato davvero che alcune persone non riescano a capire e condividere il senso dell'amore e dell'affetto..io i miei nonni li ho visti poco perchè abitavano lontanissimi (in Sardegna) ma almeno una volta all'anno si andava là ed era una festa..ho un dolcissimo ricordi di tutti i nonni materni e paterni ..anzi no, il nonno materno purtroppo non l'ho mai conosciuto perchè è mancato che mia mamma era ancora piccola..vabbè dai, il tempo addolcisce tutto tant'è che almeno un ricordo dolce lo hai avuto ;))
    Me li segno ..metto in lista spesa i pinoli..per il resto ho tutto..
    Ciao carissima, un bacione ed un abbraccio grande…

  11. Purtroppo i parenti non ce li possiamo scegliere e delle volte la fortuna non è benigna con una piccola bimba che cerca solo affetto dalla nonna.
    Almeno una ricetta buona te l'ha lasciata!!
    E qualche centrino no?

  12. Ti capisco…anche la mia nonna materna era cosi'…con la differenza che mollava anche qualche ceffone…in simpatia diceva…Fatto sta che questa ricetta e' la fine del mondo e puoi farli quando vuoi al tuo papa', che deve averli desiderati a sua volta….baci!

  13. Ciao tesoro, finalmente ritorno per un saluto e se ti consola, capisco le tue parole… non è bello dirlo, ma ci sono persone che sanno farsi amare e altre che sembrano disinteressate….così è stato anche per le mie di nonne!
    Ti mando un bacio grande!

  14. Io avevo le due nonne e la zia Maria! Lei in cucina era la più brava! La nonna materna in cucina un disastro, ma le volevo un bene troppo infinito…La nonna paterna un tipo molto particolare, che cucinava in maniera molto poco leggera, ma che tutto sommato non era(ed è poichè è l'unica rimasta)poi così accia…Mi spiace leggere della tua esperienza…Però questi cantucci sono divini e mi piace che sono senza burro…Li voglio provare! Un bacione

  15. Anche se vorremmo amare ed essere amti tutti allo stesso modo in realtà questo non accade quindi è normale nutrire questi sentimenti di cui parli, credo accada un pò a tutti, vuoi con i nonni, vuoi con altri parenti…talvolta anche con i genitori stessi. questi biscotti li ho già sentiti altre volte, se non erro qualcuno ci aggiunge anche qualche goccio di anice, devono essere deliziosi, brava!

  16. anch'io avevo 2 nonne Maria…ma nessuna delle 2 sapeva cucinare bene…mmmhh da chi ho preso sta passione??:-)) questi biscotti sono spaziali…troppo brava!!!un abbraccio!

  17. ciao Fede 🙂
    io ho fatto, mesi fa, i cantucci con la ricetta della Lory.. un cis diversa se non ricordo male: ma chi se l'è mangiati non ci credeva che li avessi fatti io!
    uhmm… dubbi sulle mie doti??? :S ..;)))
    Ora non mi resta che provare la tua ricetta, così non avranno più nulla da dirmi!

    Bacioni briciola :))) :XXXXX

  18. Pure mia nonna paterna era avara di sentimenti – almeno con me – e se preparava la panna montata, i cugini la ricevevano con il gelato. A me restava la ciotola da pulire con il cucchiaio o le dita.
    Evviva la sincerità dei bimbi, e i tuoi commenti rispecchiavano l'amore che hai ricevuto..
    Sei molto brava nel narrare le tue vicissitudini!
    I cantucci qui si vedevano raramente, ed erano quelli comperati, e soprattutto piacevano a mia mamma. Complimenti per i tuoi, anche per la bella presentazione.

  19. mi dispiace per il non bel rapporto che c'era tra di voi…ma d'altra parte i parenti non si possono scegliere! direi che questi biscottini però sono molto invitanti e quel tocco di rosso mi piace proprio! 😉

  20. Non ho conosciuto nessuno dei miei nonni e me rammarico e mi dispiace tanto… mi sono sempre sentita un po' "orfana", tutti i bambini avevano i nonni e io no… ma bando alle malinconie!! Questi cantuccini sono stupendi!!
    ciao!

  21. Cara Federica, come ti capiscooooo!!! Anch'io avevo una nonna zero cucina (e poca simpatia a dire il vero) e una super nonna-cuoca!
    Questi simil cantucci però mi sembrano meravigliosi!!!Bacioniiiiiiii, Titti

  22. ai Fede che da oggi mi sento un po' meno in colpa anche io?? Quando ho letto il tuo post mi ci sono ritrovata tantissimo, anche la mia nonna paterna era come la tua! anzi peggio non cucinava neppure e quando andavo a trovarla, trascinata dal mio babbo, mi dava una zolletta di zucchero. I cantucci hanno un aspetto meraviglioso e sono sicura che il sapore lo sia altrettanto! Bacioni

  23. Tesoro sopartutto quando si è bimbi si avverte ancora di piu l'indifferenza e il poco amore e poco conta se questi siano paranti o meno si avverte e nn si puo amare chi nn ci ama….diciamo che l'hai riscattata la nonna con questa ricetta di questio deliziosi biscotti rivisti e rivisitati dalle tue sapienti mani!!!!bacioni e tvbbbbbbbbbb sempre ricordalo:D!!!Imma

  24. Ciao cara.
    Anche io ho ricordi solo delle due nonne, ma ognuna mi ha dato a modo suo qualcosa di prezioso. Quella materna è stata per me un vero e proprio esempio di forza e volontà ed era orgoglia di me da morire, era la prima a cui dovevo telefonare se prendevo un treta all'università.
    La seconda, una gran lavoratrice, mi ha trasmesso la passione per gli impasti: pane, gnocchi, pasta fatta a mano e dolci; tutti i suoi segreti mi sono stati trasmessi. Anche la ricetta di alcuni biscotti, molto simili ai tuoi, che io chiamo "i biscotti della nonna" e quando li faccio lei è così contenta.

  25. eh già che non si possono avere sentimenti "a comando"… la nonna Caterina ha fatto nella sua vita a meno di dare qualcosa, perdendosi la contropartita. Epperò almeno i biscottini compensano materialmente quella dolcezza che non ha manifestato su un piano più sottile 🙂
    bacione carissima, prima o poi mi deciderò ai cantucci -che in sé non amo- ma con le tue varianti chissà 😉

  26. I nonni paterni non li ho mai conosciuti, non ho la più vaga idea di come fossero.
    Però, i tuoi nonni non ispiravano alcuna simpatia.
    Mi sembra inconcepibile passare il proprio tempo a sferruzzare, trascurando una nipotina.
    I tuoi simil cantucci sono deliziosi, ne prndo uno!

    Bacioni

    Giovanna

  27. Mi si era cancellato il resto del commento…
    io credo che a modo suo la tua nonna paterna ti abbia voluto bene, ci sono persone che pur provando dei sentimenti di affetto e amore motlo forti non lo sanno dimostrare e si chiudono dentro una corazza dura.
    Ciao

  28. Chissà perché tra le due nonne c'è sempre una nonna Caterina… anche in questo caso vale sempre il detto "si raccoglie ciò che si semina" quindi niente sensi di colpa… Tuo padre sicuramente avrà capito come stavano le cose… Per fortuna tra i brutti ricordi sono saltati fuori questi deliziosi biscottini che mi stuzzicano anche tanto! Un baciotto pulcino :X

  29. Io ho avuto la fortuna di essere cresciuta dai nonni paterni, erano i miei genitori, quanto mi mancano e quanto li amo ancora. . . Ottimi questi cantucci cara Fede!!!!

  30. Io ho un buon ricordo della nonna paterna, i nonni materni invece li ho conosciuti poco.
    Nella mia vacanza toscana non sai quanti cantucci ho mangiato, Diocleiano li adorava con il vin santo. Favolosi questi biscottini con i granberries. Un abbraccio Daniela.

  31. Per me invece è stato il contrario, ho vissuto molto intensamente i nonni paterni, che sono stati quasi dei genitori perchè mi hanno accudita fino ai 6 anni notte e giorno, tra noi c'è stato un rapporto così forte e così bello che la maggior parte dei ricordi legati alla mia infanzia sono legati a loro. I nonni materni li ho vissuti poco, il nonno è morto che ero piccola e la nonna aveva altri nipoti da accudire ed io la vedevo poco, così pur volendoci bene non ci vedavamo spesso. Non ricordo di averla mai vista cucinare qualcosa, la cucina penso non fosse il suo forte, al contrario della nonna paterna che è stata colei che mi ha insegnato a cucinare, avevo 7 anni.
    I cantuccini che hai preparato sono una favola, non li abbiamo mai preparati in questo modo, per quanto ci riguarda sei tu la nostra musa ispiratrice in fatto di biscotti.
    Baciotti da Sabrina&Luca

  32. E' triste quando non si sente l'affetto dalle persone care, persone che per natura dovrebbero amarti e proteggerti incondizionatamente, purtroppo a volte succede. Ma consoliamoci con le tue delizie!! Baci Alessandra

  33. Ciao Fede!! Direi che potresti aver scritto questo post anche per me!! Ti capisco e ti abbraccio!!!
    Mi hai fatto venire una gran voglia di preparare i cantucci!!!
    Un bacione grandissimooooo!!!!

  34. Ciaooooooo sisterrrrrrrr ^___^
    mmmmmmm….ho capito che di cantucci non ce ne sono rimasti più per la tua sorellina ^__*
    a questo punto mi toccherà rifarli per verificare se almeno nei cantucci la Caterina se la cavava bene 🙂

  35. Che strano che alle volte amare sia così difficile per certe persone o che l'età, anziché ammorbidire, inasprisca l'animo fino a renderlo sterile e povero povero.
    Ma in un modo o nell'altro, ti ha lasciato un segno, peccato non sia quello giusto, alle volte basta poco, come una ricetta di biscotti..

  36. Hai tutta la mia solidarietà!
    Comunque queste nonne vengono ripagate della stessa moneta quando i nipoti crescono…è brutto dirlo, ma è così!

    Comunque dai, almeno una cosa buona l'ha lasciata! ;))

  37. @ Emanuela, Dana, chabb, Tina, ❀✿ Rossella❀✿, I Viaggi del Goloso, ♫ ♪ Anna ♫ ♪ , Z&F, °Glo83°, Renza, Titti, Alessandra, LoryB, jose manuel…grazie a tutti. Un abbraccio con affetto sincero 🙂

    @ Serena…peccato che sia vero! Avrei preferito tesserne le lodi ti giuro. I felloni di Anzano non li ho mai sentiti. Vado a cercarli 🙂

    @ Francesca…io purtroppo con i nonni paterni ci ho vissuto insieme fino a 6 anni ed era un pianto continuo quando mamma andava a lavoro e doveva lasciarmi sola con loro. L’estate in montagna dai nonni materni era il Paradiso. Un abbraccio

    @ araba felice…no, non si comanda ai sentimenti. Non ci riesco neanche da grande. Per un bambino credo sarebbe ancora più difficile!

    @ Claudia…la nonna Maria, quella vera, non potrei mai dimenticarla. Neanche se lo volessi. E NON VOGLIO! Un abbraccio

    @ giulia…non mi hai annoiata affatto tesoro, anzi. Posso capirti benissimo perché ci sono passata anch’io per quella strada. Ma diversamente da te non sono mai riuscita a vederne completamente la fine e ne porto gli strascichi ancora adesso. Sono felice che hai vinto la tua battaglia e non lasciare che nessuno minacci la tua fiducia in te e la tua autostima. Ti abbraccio forte piccola, un bacione :-*

    @ Morena…mi dispiace per questo. Credo che per te sia stato ancora più difficile che per me accettare la situazione. Però hai colto nel segno per i biscotti. Non potrò mai farli per i miei nipoti ma potrò sfornarlo con AMORE per le persone a cui voglio bene. Un abbraccio

    @ Mascia…siamo alla follia pura! Non ho parole!

    @ Benedetta…eh sì, sentir criticare i proprio genitori da persone di famiglia non è affatto piacevole. A mia madre ho sentito rinfacciare di tutto e ci piango ancora oggi se ci penso! Un bacione

    @ La Cuoca Many…grazie, benvenuta 🙂 A presto

    @ Damiana…eccola la mia bella bionda 🙂 Ora non sono più triste, ho un dolcissimo sorriso stampato sulle labbra pensando al tuo tenero abbraccio. Un bacione tesoro, grazie

    @ Mary…è un vero peccato sì. Soprattutto quando tutto si verifica all’interno della famiglia, dove dovrebbe regnare amore e rispetto reciproco. Acqua passata ormai ma ricordarlo fa ancora male! Pensiamo ai biscotti che è meglio 😉 Un bacione

    @ Ilaria…centrini in cartolina! Per me non aveva tempo di farli. Ma non me ne dispiaccio sai? Non credo li avrei apprezzati visto l’amore con cui sarebbero stati conditi! Un bacione

    @ R&C…nell’originale infatti erano con l’anice. Ma non volevo farli uguali a quelli di (nonna) Caterina. Volevo fossero “miei”

    @ francy…simpatica! Sicuramente a mio papà li faro con molto più affetto di quanto non facesse mia nonna con me! Un bacione

    @ Tery…mi dispiace che abbia avuto anche tu la stessa poco piacevole esperienza. Un bacione e bentornata

    @ saretta m…anche a me sono piaciuti per il senza burro sai? Fammi sapere, un baciotto

    @ Francesca…penso anch’io sia una cos normale non poter nutrire gli stessi sentimenti per tutti. Ma all’interno di una famiglia, ancor più s e sei bambino, ti aspetti solo amore. La nonna metteva i semini di anice, hai ragione. Ma volevo fossero diversi fossero “miei”. Un abbraccio

    @ Federica…dalla mamma? O dono di natura 😉

    @ chaillrun…oh mamma, che responsabilità! Senti, se apprezzano la ricetta è mia; se non piacciono la colpa è di nonna Caterina :))

    @ LFP…praticamente quello che succedeva anche a me! Un bacio

    @ Le pellegrine Artusi…la zolletta per mandare giù la pillola dell’indifferenza?!?! Mangiamoci su un biscotto, è meglio!

    @ Imma…è vero, i bambini sono molto più sensibili. Ma persone così sanno far male anche agli adulti te lo assicuro. Un abbraccio tesoro, TVB anche me

  38. @ Natalia…sei stata fortunata con le tue nonne, sono contenta di questo. Sai, se è vero quello che dici, la corazza di nonna Caterina doveva essere molto più che dura. Vorrei avere la forza di concederle il beneficio del dubbio…

    @ Cinzia…le sarebbe bastato una carezza di numero per conquistarsi il mio affetto. Ma evidentemente le lodi degli altri per i suoi merletti erano più importanti! Un abbraccio cara, grazie

    @ Giovanna…no, ti assicuro che la simpatia era molto lontana da loro!

    @ Sar@…in questo caso è proprio così, nulla ha seminato e nulla, purtroppo ha raccolto! Mi dispiace per il mio babbo, nei suoi confronti mi sento un po’ in colpa ancora adesso.

    @ speedy70…a me la nonna VERA manca ancora tanto. Quando penso a lei mi si riempiono sempre gli occhi di lacrime…

    @ Daniela…cantucci e vin santo è un binomio imprescindibile qui in Toscana. Ma anche questi si difendono bene con un vino liquoroso 😉

    @ L&S…grazie tesoro del complimento, mi sento in imbarazzo così! Come sta la pupattola? Un baciottone da parte mia :-*

    @ elenuccia…bimbaaaaaaaaaaaaa! Zietta bella certo che l’ho conservato qualche cantuccio, ne dubitavi? Baciotto, a presto 😉

    @ Alessia…era proprio così sai? Ogni anno che passava sembrava diventare sempre più acida, fredda e insopportabile! Il contrario dei suoi biscotti!

    @ eli…almeno una! Meno male l’ho trovata :D!

  39. Ciao! noi invece abbiamo l'enorme fortuna di avere ancora tutti e quattro i nonni in vita, ed ancora in gamba ed abbastanza autonomi, nonostante l'età (il più vecchio ha quasi 91 anni). Non sempre abbiamo il tempo di andare a trovarli come vorrebbero, ma le giornate davvero son frenetiche…sappiamo però che un giorno ce ne pentiremo, anche perchè gli siamo davvero molto affezionate!
    Proprio bella questa versione dei cantucci: diversa ma originalmente dolce! da provare!
    bacioni

  40. Ai sentimenti proprio non si comanda, ma ci piace il fatto che tu abbia saputo, a distanza di anni, ricordarla comunque con qualcosa che ricordi con piacere come questi simil cantucci.

  41. Ouch!!! Avevo anch'io la nonna Maria. E l'unico ricordo positivo è legato ai dolci che preparava, erano divini, e quelli erano gli unici momenti che lei diventava davvero generosa. Per il resto, pensa, non voleva nemmeno che noi nipoti l'ha chiamassimo "nonna" perché le faceva sentire vecchia.
    L'altra invece pensava solo ai suoi centrini, ma li regalava a tutti tranne a me.
    Ma, nonostante tutto, posso dire che ho avuto due nonne. Mie figlie no. E questo mi rende triste.
    Su, va bene, mi consolo con uno dei tuoi biscotti visto che fa ancora troppo caldo per accendere il forno.

  42. E' una storia un po' triste, ma c'è da dire che l'affetto della nonna materna ha compensato ampiamente quella mancanza ….
    I tuoi simil cantucci li adoro: all'anice non resisto 😀

  43. fede, come sono vere le parole che dici!!! anche io ho vissuto la tua stessa situazione ma purtroppo con tutte e due le nonne forse perchè mia mamma in quel periodo in cui ero piccolina non lavorava e poco era il tempo che trascorrevo con le nonne che neppure troppe carezze hanno concesso.
    oggi ha distanza di tempo, non dimostrare troppo affetto mi fa sentire in colpa. è una sensazione difficile da gestire che forse per la prima volta mi trovo ad affrontare apertamente.
    grazie 😉

    p.s. mi frego un cantuccio!!!

  44. TESORAAAAAAAAAAAAAA…

    Dai…dai…vieni qui che adesso c'è la chioccia che ti fa una coccola…dai…non sarò brava come nonna Maria, ma solo per te potrei cimentarmi con un corso accelerato per farti la pizza di Pasqua e la minestra di cicoria…in compenso però ho l'esenzione a questa ricettu"SSS"a…ok?

    Per cui?

    INCARTA TUTTTTTTTTTTTTTO!!!;o)

    Ti lovvo…smuack…cococodeeee! ;o) NI

  45. ciao Fede non sentirti in colpa, io ho conosciuto i nonni paterni e la nonna materna, ma quel nonno con la n maiuscola è quello che è venuto a mancare quando avevo solo 6 anni e di lui io purtroppo ricordo poco. Ho solo i racconti di mia mamma sul tempo che lui trascorreva con me.
    un abbraccio e mi porto via un cantuccino…divino!!! baci

  46. ma sai che io invece mi sento in colpa perchè mi dava sempre il minestrone ogni sera d'estate e solo ora che sono grande ho capito che era quello buono con le verdure dell'orto, i legumi freschi, di quello spesso da affondarci il cucchiaio e io l'ho disdegnato e ora non riuscirò a farlo uguale!
    questi simil cantucci sembrano deliziosissimi

  47. Me emocionaste Federica tantos recuerdos del alma,por las abuelas y las madres que cocinaban con las manos y el alma,en la infancia nos quedan grabados los olores y paisajes de cada rincón y cuando mayores reflotan para darles mayor importancia,como éstas ricas galletas que pronto las haré y contaré una historia,grandes abrazos,nos vemos pronto.

  48. io sono assolutamente convinta che il bene non deve essere legato obbligatoriamente ai legami di sangue, bensì da ciò che si riceve indipendentemente da essi, perciò capisco perfettamente ciò che dici! e poi probabilmente le nonne paterne avevano un blocco affettivo perchè anche la mia, nel vago ricordo che ho, era così!
    sui biscotti non voglio soffermarmi….ti ho detto che sono a dietaaaa!!!

  49. Davvero significativo il tuo post.. a dire il vero con la mamma del vile mi sono incontrata solo un paio di volte, ma mi è piaciuta molto. Non ho fatto in tempo a notarne i difetti, chiaramente 🙂
    Sui nonni non saprei che dire, dalla nonna materna ho imparato a fare le 'pizze fritte' durante la varicella, ma per il resto è sempre stata troppo lontana. Tutti gli altri nonni non li si è mai frequentati per motivi di famiglia… che leggendo il tuo post, passati ormai i 30, mi sembrano assurdi. A presto e grazie per questa 'nota di vita'.
    Mari

  50. Forse le nonne col nome Maria hanno avuto una marcia in più su tutto ( anch'io ho avuto la mia!), ma io sono stata fortunata perchè amata ed accarezzata da entrambe le nonne… però come cucinava la nonna Maria non ha più cucinato nessuno, che nostalgia. Un abbraccio affettuoso

  51. se ti capisco con le nonne…a me è successo lo stesso…la mia NONNA mi faceva i bigoli fatti in casa con il ragù, la pinza veneta alta alta almeno 20 cm, lo strudel con la pasta fatta in casa….

  52. Ciao cara Fedeeee!!! Questi cantucci con quel tocco di "red" mi piaccono da pazzi!!!
    P.S.Mi sono mancati un sacco i tuoi bei racconti e le tue parole sincere!! Un bacione grande.

  53. Io purtroppo i nonni non li ho mai vissuti, un pò per l'età loro e un pò per la lontananza geografica.. Quindi cmq sei stata fortunata ad avere una nonna buona! 🙂
    Questi simil cantucci mi ispirano un sacco, soprattutto per i cramberries e i pinoli! interessanti.. un bacione! a presto!

  54. Cara Federica, che ci vuoi fare? Pensala in un altro modo: meglio avere avuto almeno una nonna speciale come nonna Maria, che non averne avuto affatto! La mia nonna paterna era speciale, c'era sempre, quando se n' è andata aspettavo Chiara da poco e mi dispiace veramente tanto che non sia riuscita a conoscere la sua bisnipote! Ne era molto contenta! L'altra nonna c'è ancora, ma per me è come se non ci fosse, nè una telefonata ai compleanni, nè alla laurea nè al matrimonio nè quando sono nati i miei bambini! Quando ero piccola piccola quando c'era il nonno non era così ma pazienza, il nostro vuoto di affetti lasciato dai nonni si colma con quello che ci danno le persone vicine a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene! Almeno sgraffignando la ricetta di nascosto hai fatto felice tuo papà ! un bacione 🙂 Laura

  55. Premesso che ho avuto una gran fortuna perchè le mie nonne a modo loro mi hanno sempre coccolata entrambe.. Fatico a pensare che certi atteggiamenti siano stati per cattiveria.. o almeno mi piace pensare che per ogni cosa c'è sempre una causa a monte.. magari mi sbaglierò..
    bacini cara e complimenti per i cantucci:**

  56. Ciao tesoro,
    io i nonni paterni non li ho conosciuti mentre quelli materni sì… il nonno era come tua nonna Maria mentre la moglie era come nonna Caterina… Un bel mix…
    La nonna però con l'età si è addolcita molto 🙂 per fortuna!!
    Poche persone però avrebbero avuto il coraggio di raccontarlo con tanta sincerità… ti ammiro molto!!
    Un bacione
    Eli

  57. Sono certa che questi son venuti molto meglio di quelli di tua nonna… non la nonna con la enne maiuscola, ma l’altra nonna ^_*
    Fosse solo per l’ingrediente in più da te usato: l’amore!
    Ti mando un baciotto,

  58. sembra scritto da me questo post… che strano… coincide proprio tutto! che buoni questi biscottini, se non altro hai ricavato qualcosa di buono da Caterina!

  59. Entrambe le mie nonne si chiamavano Maria 😉 non dico altro altrimenti mi emoziono. Invece sui simil cantucci non dico nulla, le foto parlano da sole e il borbottio della mia pancia a guardarle è più significativo di tante parole ^_^
    Bacioni
    PS: se si riuscirà a fare un incontro coi fiocchi dalle tue parti sarò felicissima di conoscerti e magari assaggiare un biscotto 😉

  60. Mi ha commossa tanto questo post. E non soltanto perché appena l'altroieri il mio ragazzo ha perso la nonna che l'ha cresciuto per i primi 10 anni della sua vita. Una nonna che io ho conosciuto personalmente un mese fa per via della malattia improvvisa, ma che attraverso le parole non sempre piene di riconoscenza e amore pronunciate da lui e da mia suocera avevo già avuto modo di conoscere.
    Deve aver fatto degli errori in passato, ma io la ricorderò per sempre per una frase, l'ultima che mi ha detto due giorni prima di lasciare la sua famiglia: "Raffaè, tu 'o vuò bene a C.?", e per le lacrime che ha versato quando le ho risposto: "Certo che gli voglio bene, gli voglio molto bene, come potrei non volergliene? L'ha cresciuto lei, è perfetto".
    Anch'io ho avuto dei nonni materni abbastanza assenti, forse anche perché lontani, e devo dire che non ricordo qualcosa in particolare che ha fatto in passato la mia nonna paterna per me… però mi ricordo che mi sarebbe piaciuto tanto trovarli qualche volta all'uscita dall'asilo o da scuola, o che mi preparassero dei biscotti buoni come questi qui… ti capisco. Così come capisco che non avresti potuto non dedicare questi biscotti al tuo papà.

  61. Io purtroppo non ho mai conosciuto le mie nonne, sono morte entrambe prima che nascessi…Ne ho sentito la mancanza anche senza sapere veramente cosa si potesse provare a averle,mi dispiaceva non aver potuto fare tutto quello che una nipote può fare con le nonne…Non avvilirti se non provavi un grande affetto per tua nonna Caterina, i bimbi ricambiano l'affetto che viene dato loro , forse lei non sapeva dimostrarlo, forse la vita l'aveva indurita, chissà..Sei stata fortunata ad avere la nonna Maria, lei di ha dato doppio affetto! Un abbraccio grande cara, passa un bel weekend…

  62. Non so se hai figli ma lo sai chi si ama in modo incondizionato? I propri figli…li ami anche se loro non ti amano (si fa per dire!!!)
    Con tutti gli altri avviene questo: se ti amano li ami anche tu,se non ti amano non li ami neanche tu.
    Io la penso così.
    Mi offri un cantuccio? Grazie.

  63. I miei nonni paterni li ho visti pochissimi quando erano in vita..La mia nonna paterna era la nonna che non sapeva fare il sugo perchè lo faceva liquido!mentre la nonna materna che è ancora viva anche il nonno,guai a chi me la tocca!sono gelosissima di lei e poi..fa un sugo da favola!complimenti per i cantucci chissà che buoni.lolly

  64. @ Puffin, Marina, Valentina, Manuela, Commis, marifra79, Alessandra, Il Gamberetto, Micaela, Nani e Lolly…grazie di cuore, un bacione

    @ Tiziana…forse! Come il bianco e il nero, sempre in coppia!

    @ Fabiola…almeno per due di loro sì, posso dire di avere avuto la fortuna di viverli 🙂

    @ Manu&Silvia…è una gran bella fortuna averli ancora tutti i nonni. A me i miei, quelli materni, mancano tanto in certi momenti. Un abbraccio

    @ lerocherhotel…questo è vero!

    @ Dajana…addirittura! Era di quelle nonne che si faceveno chiamare “zia”? Neanch’io ne ho mai avuti di centrini però almeno almeno una nonna vera, anche se per poco, l’ho avuta. Un bacione

    @ Milen@…sì, hai ragione 🙂

    @ FEDERICA…anch’io mi sentivo (e continuo a sentirmi tutt’ora in colpa) per il mio comportamento freddo e distaccato con Caterina ma è vero che si raccoglie ciò che si semina. E lei aveva seminato freddezza e indifferenza purtroppo! Un bacione

    @ “bear’s house”…sì sì sì, ho bisogno di una mega coccola my friend 😀 Ho già il pacchettino pronto, manchi solo tu 😉 Baciotto

    @ Damiana…e quanto ti lovvo io? SMACK

    @ lucy…ci sono cose che si apprezzano solo da grandi, ma è normale. Non ne ho ricordo preciso ma sicuramente anch’io avrò preferito i biscotti di nonna Maria o la sua schiaccia di pasqua alla minestrina in brodo vegetale, anche se fatta con tutto l’amore del mondo. Un bacione anche al piccolino :-*

    @ Rosita Vargas…tank dear, you’re always so kind 🙂

    @ dauly…questo lo credo anch’io bimba. Però un po’ fa strano vedere l’indifferenza da parte di chi, per natura, dovrebbe invece trasmettere amore. I biscotti te li tengo da parte per la fine della dieta 😉

    @ marinella…rispetto alla mia mamma sono stata molto fortunata perchè mia “suocera” è una seconda mamma in tutti i sensi ed è un grosso punto di riferimento per me, lontano da casa. Un abbraccio tesoro, grazie

    @ Laura…è vero tesoro, almeno una NONNA l’ho avuta e rimarrà per sempre nel mio cuore. Anche a colmare i momenti di vuoto intorno a me. E vedere il sorriso sulle labbra del mio babbo mentre mangiava i biscotti è stato un gran bel regalo. Un bacione

    @ Tantocaruccia…forse nei miei confronti, col passare degli anni, l’atteggiamento di Caterina è cambiato un po’ ma forse più per apparenza che in sincerità. Verso mia mamma invece l’avversione è stata gratuita fino all’ultimo. Non so cosa la portasse a comportarsi così ma so che questo ha fatto soffrire tanto anche me. Un abbraccio, grazie

  65. @ Tiziana…vedere il sorriso sul volto del mio babbo è stato in ogni caso il regalo più grande 🙂 Baciotti

    @ chaillrun…cerrrrrrrrrrrrrrrrrto che no 😉

    @ SONIA…lo sarei anch’io e parecchio bimba. Mai dire mai…

    @ Raffaella…certe ferite lasciate sono difficile da rimarginare e ne so qualcosa. Ancora oggi, dopo che caterina è morta da circa 15 anni (cavolo come passa in fretta il tempo) mia mamma ha sempre tanto rancore dentro e non le posso dare torto. Anche se a me dà un po’ fastidio dissotterrare certi scheletri. E’ un capitolo della mia vita che vorrei chiudere, ci sono stata troppo male. Davanti alla porta della scuola trovavo sempre e solo il mio babbo, tutti i giorni. Credo che i nonni paterni (gli altri erano troppo lontani) non sapessero nemmeno quale fosse la mia scuola! Un bacione

    @ Chiara…forse hai ragione, forse la vita l’aveva indurita. Ma non mi ha mai nemmeno dato modo di conoscerla perché potessi “capirla” e accettare la sua “freddezza”. Rimarrà per sempre solo una nonna per me e sono felice di averla avuta, anche se per poco, perché in quel poco tempo mi ha dato davvero tanto. Un bacione

    @ Mariabianca… So che l’amore che si prova per un figlio non potrà mai esser paragonabile a nessun altro tipo di amore ma una famiglia dovrebbe essere per antonomasia un luogo di affetto reciproco. Non ho figli ma se ne avessi uno, proprio per amor suo cercherei di accettare la persona con cui ha scelto di condividere la sua vita. Il che non significa amarla necessariamente ma almeno rispettarla. Verso mia madre non c’è stato neanche rispetto e verso di me tanta indifferenza. E tutto questo ovviamente non poteva non far soffrire il mio babbo di riflesso. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Un cantuccio? Ma anche due. Lo prendiamo insieme con una tazza di tè? Un bacio

  66. Federica che bel post sincero!Certo che è davvero strano che una nonna abbia potuto avere così poco affetto per una nipotina…ma tan'è! cmq sei riuscita trarre un buon insegnamento da questa nonna i biscottini infatti sono ottimi! bacioni!

  67. Ciaoooooooooooo!!!Tesoruccio bello!!!Come stai? Che bello passare di nuovo di qui e scoprire che nulla è cambiato…sempre tutto così familiare e perfetto…mi ci sento quasi a casa!!!Mi sei mancata…ti ringrazio perchè ci sei sempre stata per me!!! Da oggi fine della parentesi grigia e anche di quella vacanziera…si ricomincia a ridere, a divertirsi…a vivere! E soprattutto ci si può di nuovo sentire tutti i giorni o quasi…che bello! Ti bacio topolotta!Smack! A.

  68. Ciao cara,spero hai passato una bella estate!Molti nonni sono avari di sentimenti e non capiscono che anche loro ,non amando i nipoti ,non proveranno tutte le gioie e le emozioni che i bambini danno!Buonissimi i biscottini! Un bacio!

  69. io sono stata fortunata anche se la nonna paterna era una Suocera con la S..questi biscottini sono carinissimi e buoni.. è bello comunque aggiungere sempre qualcosa di "nostro" nelle ricette prese un po' qua e un po' là.. ciaoo

  70. ciao Fedeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!! che triste ricordo questa Caternia, però se ti ha lasciato anche solo un briciolo di ricordo non è stata proprio assente dai 🙂 golosi questi cantuccini un pò reinventati con la farina di Kamut e gli ingredienti che hai usato baciiii

  71. Capita nelle migliori famiglie… mia suocera non ha mai dato neanche una carezza a mia figlia, non fa l'uncinetto ma le parole crociate e in vita sua non ha mai cucinato nulla per la nipote.
    Ottimi i tuoi cantucci !
    un bacio

  72. CIAO Fede un post diretto e sincero, mi è piaciuto leggerlo per la schiettezza, una storia in breve che ripercorre 3 generazioni, ed è vero che i bambini rimandano al mittente quel che (non) ricevono. La ricetta è interessante e soprattutto quei baccelli di vaniglia sono come collane di perle per me. un bacio affettuoso e buona domenica! mony

  73. Ciao carissima… dopo la mia lunga vacanza di visitare ancora una volta … Mi piace questo post sembra deliziosa … grandi foto … baci e abbracci Marimi

  74. Oh mamma… mi par di leggere un post dedicato alla mia nonna paterna… ma perchè le nonne paterne son "quasi" tutte così?? … forse colpa della gelosia, più o meno manifesta, verso la donna che ha "osato" portargli via il figlio maschio, sposandoselo??? E dire che mia nonna ha ben 4 figli maschi!! … e 3 femmine…

    Purtroppo anch'io quando è mancata la nonna materna ho sofferto tantissimo e tutt'ora non posso rimuginarci troppo se no mi torna il magone, mentre la nonna paterna ancora campa ma… non vado mai a trovarla… anche a me dispiace più per mio papà che per altro, ma che ci posso fare? non ha mai seminato amore nei miei confronti, cosa vuoi che raccolga…??

    Epperò 'sti cantuccini… :P****

    Un abbraccione!!!

  75. @ Fimère, Nadji…thanks very much

    @ Kà, stefy, Letiziando, Lady Boheme, vickyart, aleste, delizia divina, monica, giulia pignatelli, garlutti, Gunther, Patrizia…grazie a tutti, un abbraccio

    @ Ambra…che bello ritrovarti cucciola e sentirti così spumeggiante. Adesso avrei davvero bisogno della tua euforia contagiosa. Un bacione

    @ La cucina di Papavero…ben trovata tesoro. Estate tranquilla ma ok, grazie. Un bacione, a presto

    @ Ely…bimba bentornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂 Un bacione

    @ La cucina di Esme…che tristezza, ti capisco benissimo. Un abbraccio

    @ lo81…sì, il babbo ha apprezzato molto e il suo sorriso è stato il più bel regalo. Un bacio

    @ Gata…mi sa che hai fatto centro tesoro, senza sapere che con un atteggiamento del genere allontanano ancor di più i figli invece che tenerseli stretti! Un bacione tentatrice di liquore alla liquirizia 😀

  76. Bisogna passarci di qua',per forza,solo per ricordarsi di quanto sono buone le cose semplici,se poi ci aggiungi tante note di cioccolato sparse qua' e la' allora e' una meraviglia,un bacio Fede e apresto!

  77. eh no tesoro mio, hai proprio ragione, hai sentimenti non si comanda e io come te non sono brava a mentire, "i tuoi occhi parlano", dice sempre la mia zia preferita…. e se aprissi anche la bocca quando parlano gli occhi…. meglio di no. Non sentirti in colpa, le persone ricevono quello che seminano….. anch'io non ho sentimenti per una persona che non ha molto piacere che io sia entrata nella sua vita, anche se agli "amici" dice l'opposto. Quello che trasmette e non trasemtte a me, lo sento e lo vivo solo io, ogni giorno. Quando mancherà, mi farà solo soffrire la sofferenza delle persone che l'hanno amata a senso unico, io non sono tra quelle..per fortuna.
    Un bacio gigante.

  78. Grazie a tutti ^__^

    @ Lady…vengo a dare un’occhiata, grazie dell’invito

    @ zucchina…i miei occhi sono come i tuoi! Un sorriso forzato potrei anche abbozzarlo ma la luce negli occhi…quella non si accende se non con il cuore! Un abbraccio tesò :-*

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